Tiro al Volo e Tiro al Volo su Rimbalzo
Tiro al Volo e Tiro al Volo su Rimbalzo
Che cos’è il “tiro al volo”? E il “tiro su rimbalzo”?
Proverò a spiegarne le differenze, ma vediamo prima di tutto come si possono
definire da un punto di vista teorico.
Il tiro al volo, è un gesto tecnico individuale, un modo di calciare la palla
caratterizzato dal fatto che il pallone è in aria e non ha ancora toccato il
suolo. Infatti la sua principale difficoltà sta nel coordinarsi per colpire la
sfera prima che tocchi terra, anticipando il suo punto di caduta e la sua
traiettoria aerea.
Il tiro su rimbalzo invece, si differenzia da quello al volo in quanto il pallone giungerà al calciatore/calciatrice dopo aver toccato terra almeno una volta. Quindi il tiro verrà effettuato quando la palla è in aria ma avendo già colpito terra, avrà subito rallentamenti e cambi di traiettoria, la difficoltà sarà quindi nel calcolarne la traiettoria e coordinarsi prima che ritocchi il suolo.
Attenzione a non confondere il tiro su rimbalzo con il tiro in drop o controbalzo che è differente.
[Drop o controbalzo indicano quel tiro eseguito nel momento in cui il pallone si sta alzando da terra, sfruttando cosi la sua energia per fornirgli maggiore potenza.]
Un esempio di tiro al volo è stato tratto dalla gara tra Lazio-Sampdoria (1-0) in cui Ciro Immobile esegue un ottimo e difficilissimo tiro al volo.
Nell’azione, si può vedere Luis Alberto che eseguirà un pallonetto, servendo un ottimo assist proprio per Immobile, che si ritroverà a dover calciare verso la porta in girata con il sinistro.
Lo possiamo vedere nella prossima figura (sotto) la n.3.
La postura nel tiro al volo è fondamentale, possiamo notare che l’attaccante è orientato con il corpo verso il suo lato destro, con il piede Dx che fa da perno a terra per far ruotare il corpo, il busto è piegato lateralmente per fornire il giusto equilibrio insieme alle braccia larghe. In questo difficilissimo gesto tecnico, se vogliamo essere fiscali, è presente un lieve errore posturale la schiena leggermente piegata all’indietro che influirà sul modo di colpire la palla, nella zona inferiore anziché al centro facendolo alzare.
Nella figura n.4, infatti, si può vedere come il pallone si sia alzato sopra la traversa. Rimane il grande gesto tecnico-coordinativo da parte dell’attaccante della Nazionale Italiana.
Nella prossima figura, la n.5, proverò a mostrare nel dettaglio questi aspetti coordinativi che sono prerequisiti per calciare in maniera corretta al volo.
E’ fondamentale la ricerca dell’equilibrio, ottenuta in questo caso, tramite l’inclinazione del busto (lato Dx) e il posizionamento della gamba Dx a terra per la ricerca di equilibrio. La fase successiva è la rotazione del busto che possiamo vedere nella figura n.6.
La fase successiva per la coordinazione del tiro al volo la si può notare dalla figura n.7.
Le braccia larghe forniscono ulteriore equilibrio, mentre per il gesto del calciare la palla è necessaria l’oscillazione della gamba (Sx in questo caso), si nota anche la leggera inclinazione della schiena all’indietro che forse è l’unica imperfezione in questo insieme di movimenti apparentemente facili e naturali svolti dall’attaccante napoletano. La probabilissima causa per cui il pallone si alza, sta proprio nell’inclinazione della schiena che causerà in impatto piede-palla nella parte inferiore della sfera anziché la zona centrale.
Passiamo adesso al tiro su rimbalzo (al volo su rimbalzo), un ottimo esempio è stato trovato nella gara tra Genoa-Hellas Verona 2-2 anche questa valida come 23° giornata del campionato di Serie A 2020/2021.
Nella Fase di Possesso dell’Hellas Verona, si può vedere il calciatore Barak che sta eseguendo un Dribbling su un avversario.
Nella figura n.9, Barak effettuerà un cross verso Ilic smarcato, (in zona centrale) che sarà l’autore del gesto tecnico del tiro su rimbalzo.
Nella figura sottostante la n.10, si può vedere la coordinazione di Ilic.
Il pallone rimbalzerà a terra, Ilic di conseguenza dovrà disporsi in maniera congrua con il corpo per colpire la palla a seguito di una variazione di velocità e/o traiettoria.
Per questo motivo nella figura di sopra la n.11 possiamo vedere il posizionamento posturale assunto da Ilic per calciare palla. Posizione laterale al pallone, gamba destra piantata a terra e gamba sinistra alla ricerca dell’impatto con il pallone, (colpendolo nella parte interna) anche qui le braccia larghe alla ricerca dell’equilibrio.
In figura 12, poco sopra, si può apprezzare tramite differente angolazione di inquadratura, la posizione laterale rispetto al pallone e la zona di piede usata per colpire palla, la zona interna.
Ma nel caso in cui qualcosa non fosse ancora chiaro, fortuna ha voluto che nella stessa gara, (Genoa-Hellas Verona) a squadra invertite (Genoa stavolta) si potesse ammirare un altro esempio di questo difficile e pregevole gesto tecnico. E’ infatti il turno di Badelj, come si può vedere nella successiva figura, la n. 13.
A seguito di respinta del Verona su calcio d’angolo a sfavore infatti sarà Badelj del Genoa a calciare verso la porta su rimbalzo.
Il
pallone rimbalzerà 2 volte a terra prima che Badelj tirerà di prima intenzione.
Si può vedere in figura n.14.
Come vedremo nella figura successiva la n.15, la posizione del calciatore in questa occasione non è come nei casi analizzati precedentemente laterale o con palla proveniente da dietro, qui giunge frontalmente.
Gamba sinistra piantata a terra, schiena leggermente rivolta all’indietro e oscillazione della gamba destra, (quella che calcia), braccia larghe alla ricerca dell’equilibrio monopodalico.
Per chi volesse approfondire l’argomento tramite video, può visionare questo qui, fatto da me da cui sono tratte le foto del seguente articolo.
Articolo scritto da Fabio Polverino, Allenatore Uefa B e Allenatore Calcio a 5
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