Le Posture nel Calcio
Le Posture nel Calcio
Le posture nel Calcio sono un aspetto Tattico importantissimo. Se vogliamo definirle da un punto di vista prettamente teorico, sono le posizioni che il calciatore assume nello spazio durante l’esecuzione di un duello, sia esso l’attaccante o il difendente. Le posture variano in base ad alcuni fattori, come:
Palla
Avversario
Porta
Compagni (di squadra)
Le posture ovviamente possono essere difensive, quando riguardano la posizione assunta da un giocatore nel momento in cui difende, (sia esso un difensore, un centrocampista o un attaccante) o offensive, perché nel Calcio tutti i giocatori (chi più e chi meno in base al ruolo) sono necessariamente impegnati in entrambe le fasi, quella d’attacco e quella difensiva.
E’ importante sottolineare prima di passare nei dettagli, che le posture sono un aspetto tattico individuale, infatti, quando si analizza ad esempio una postura del difendente sbagliata in fase difensiva o di non possesso, si tratta di un solo calciatore anche se, ovviamente, può capitare di ritrovarsi in un’unica azione più giocatori compiere all’incirca lo stesso errore posturale, ma si tratta sempre di errori tattici individuali commessi da più calciatori simultaneamente. Ogni squadra di calcio dovrebbe curare con l’ausilio del proprio Match Analyst, dell’Allenatore e dell’intero Staff, l’aspetto posturale, sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Infatti, non di rado, i gol scaturiscono (ad ogni categoria) da errori posturali individuali, saperli evitare, riconoscere, limitare e correggerli quindi aiuta tantissimo al miglioramento individuale, ma di conseguenza collettivo della squadra. Nel caso di prime squadre, ovviamente, il miglioramento influenzerà positivamente i risultati, la classifica, ma il tema delle posture assume una fondamentale rilevanza anche a livello di settore giovanile, dove i giovani calciatori/calciatrici, dovranno apprendere le sufficienti conoscenze e metterle in pratica per un loro miglioramento e crescita tecnico-tattico individuale, prerequisito fondamentale per quando affronteranno campionati destinati agli adulti.
Spesso, nei settori giovanili c’è la convinzione che si deve fare solamente tecnica, io ritengo che, la tattica (individuale) vada pian piano inserita, sotto forma di giochi inizialmente, per poi renderla fruibile per le fasce di età più grandi sotto forma di esercizi ed esercitazioni, ma vada richiamata poi in forma situazionale con le partite di fine allenamento o le partite a tema. E’ naturale che ci si debba dare più spazio alla tecnica individuale in contesti di settori giovanili, ma ad esempio, un futuro difensore, dovrà conoscere le posture e il posizionamento durante le marcature/coperture, come un attaccante conoscere le posture adatte per gli smarcamenti.
Andando nel dettaglio, iniziando dalle posture nei duelli in fase difensiva e prendendo in esempio la gara di Serie C girone C 2020/2021 tra Bari e Catanzaro (1-0), valida come 13° giornata, mostrerò nelle prossime righe il posizionamento (errato) di un difensore del Catanzaro, che ha portato al gol partita di Antenucci per il Bari.
Il calciatore del Catanzaro, Garufo, in un duello difensivo 1vs1 contro Antenucci, assume questa posizione.
E’ evidente, come la postura assunta non aiuti nella copertura della zona alle spalle del giocatore che è vulnerabile nella zona più interna di campo. La postura corretta, è quella li che gli consentirebbe di osservare il pallone, ma al tempo stesso l’avversario, riuscendo a garantirgli di intervenire rapidamente su entrambi i lati, in questo caso, frontale al suo avversario, con le ginocchia leggermente piegate e con i due piedi quasi paralleli, ma non perfettamente allineati, di cui uno esterno più avanzato e quello interno in linea con la direzione del pallone, cioè il lato detto “forte” rappresentato dal piede arretrato, perché fornirebbe più protezione al lato più pericoloso (quello interno) avendo maggior spazio per essere spostato e opposto in contrasto alla palla, mentre il lato debole andrebbe posizionato davanti, in questa foto sul lato destro (con giocatore in posizione frontale) in modo da invogliare l’avversario ad andare da quel lato esterno al campo, dove è evidentemente meno pericoloso data la posizione defilata, inadatta alle conclusioni dirette in porta.
Come si può vedere dall’immagine di sopra, Garufo concede il suo lato debole, quello interno ad Antenucci che osservando l’errata posizione dell’avversario di spalle e notando lo spazio creatosi centralmente non può fare altro che condurre in quella direzione e successivamente scagliare un preciso tiro in porta, che fisserà il punteggio sull’1-0 per il Bari consegnandogli una preziosa vittoria in ottica campionato.
Proseguendo quest’analisi delle posture in ambito calcistico non possiamo parlare anche dell’importanza che esse ricoprono in fase di possesso palla, da parte del giocatore (senza palla) che attacca. Molte volte parlando di posture nel calcio si pensa solo ed esclusivamente a quelle difensive di chi difende, non c’è nulla (secondo me) di più errato. A prova di ciò mostrerò che le posture di chi difende sono strettamente connesse alla capacità di posizionarsi dell’attaccante in fase di smarcamento. Infatti, un bravo attaccante che sa leggere le situazioni di gioco, sceglierà un posizionamento, quindi una postura congrua al contesto e al momento di gara, cercherà di trovare una postura che l’aiuti ad osservare la posizione della palla, dell’avversario (il diretto marcatore), della porta e dei compagni di squadra. A tal proposito mostrerò immagini di una giusta postura in fase offensiva del calciatore Nicolas Sergio Bubas della Cavese 1919 nella partita di Serie C girone C 2020/2021 disputata da lui e la sua squadra contro l’Avellino, valida come 19° giornata.
Ricordo che le posture sono definite come:
le posizioni assunte dai calciatori nello spazio durante l’esecuzione di un duello.
Le posture possono variare in base ad alcuni aspetti come:
Palla
Avversario
Porta
Compagni
Nella prima figura quella di sopra possiamo notare la posizione di Bubas, dell’avversario, della palla, dei compagni e all’incirca della porta (non inquadrata).
Nella figura sottostante, invece, evidenzio che il calciatore della Cavese si trova alle spalle del suo diretto avversario e con visuale di tutto ciò che gli accade intorno, questo grande vantaggio di trovarsi alle spalle del suo avversario gli darà un’enorme possibilità di smarcarsi e ricevere palla senza che il difensore dell’Avellino (Illanes) possa riuscire ad intervenire in maniera corretta, non conoscendo con precisione la posizione dell’avversario dietro di lui.
Lo smarcamento ad “L” è un tipo di smarcamento poco usato, ma di grande utilità ed efficacia; infatti, il giocatore partendo dalla posizione come da foto alle spalle dell’avversario, eseguirà un movimento prima in avanti, poi verso sinistra (il movimento laterale è in direzione della porta, questa volta verso sinistra) ponendosi davanti all’avversario (inaspettatamente) evitando il fuorigioco e anticipandolo nella ricezione e controllo del pallone, avendo davanti a sé spazio per calciare direttamente in porta senza nessuna opposizione.
Con la foto successiva (in basso) possiamo notare il grande vantaggio che fornisce questo tipo di smarcamento.
Bubas si ritroverà come già prima accennato con il solo portiere davanti a sé.
In conclusione, le posture sono un aspetto tattico fondamentale, conoscerle aiuta tantissimo. A mio modo di vedere ricoprono la stessa importanza sia quando si attacca che quando si difende, ma è chiaro che un buon utilizzo è dovuto alla conoscenza ed esperienza dei calciatori della propria squadra e degli avversari in quanto si tratta sempre di aspetti situazionali in condizioni di duelli individuali (1vs).
Per chi volesse seguire quest’argomento in forma maggiormente interattiva tramite video, può visionare i 2 video da cui ho estratto le foto per questo articolo.
Allego i link URL:
1) https://youtu.be/zzIJl8QR3BY (Le Posture nel Calcio, esempio in duello difensivo)
2) https://youtu.be/w7WBjqrc6M4 (Postura Attaccante in un duello 1vs1 e Smarcamento ad “L”)
Articolo scritto da Fabio Polverino, Allenatore Uefa B e Allenatore Calcio a 5
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