L'Italia Campione d'Europa 2020 Analisi Tattica


 L'Italia Campione d'Europa 2020 Analisi Tattica

 

Tutti abbiamo seguito con grande passione gli Azzurri del CT Roberto Mancini nella stupenda cavalcata degli Europei di Calcio 2020, in cui gli Azzurri sono diventati Campioni d’Europa. A circa un mese dal trionfo nella massima competizione Europea di Calcio per Nazionali avvenuta l’11 luglio 2021, finita la festa, (forse), andiamo a riepilogare questo successo in chiave Tattica con questo articolo di Fabio Polverino.

Mancini ha schierato la squadra con un modulo di gioco iniziale composto da una linea difensiva a 4, un centrocampo a 3 e 3 attaccanti, un 4-3-3 dunque. Il modulo in sé conta poco, sono i principi tattici in esso contenuti che “danno vita” ad un sistema di gioco vincente e soprattutto l’applicazione corretta di questi principi.

Nel Calcio moderno infatti, ci sono tantissimi principi sia in Fase di Possesso che di Non Possesso Palla che influenzano il gioco e la disposizione dei giocatori in campo, per cui parlare di moduli diventa superfluo, data la continua mutazione durante una partita. L’Italia, è una squadra che propone un gioco offensivo, di conseguenza cerca di portare tanti uomini sopra la linea della palla attaccando di fatto con tanti effettivi. E’ una squadra che sa utilizzare sia l’Ampiezza che la Profondità, ma non disdegna anche il Gioco Corto per vie centrali. E’ una squadra che ha buone individualità, ma allo stesso tempo un gruppo unito e coeso con i giocatori che si sacrificano l’uno per l’altro.

In Fase di Possesso Palla, possiamo analizzare alcuni aspetti e principi con l’aiuto delle foto.

Come possiamo vedere dalla Fig.1, l’Italia sfrutta tantissimo l’ampiezza sulle fasce ed in particolare l’utilizzo della corsia mancina con protagonisti Insigne e Spinazzola.

 

Insigne, come si può vedere è larghissimo sulla corsia Sx, si può notare poco più interno invece Spinazzola che inoltre è in posizione più avanzata rispetto ad Insigne, un vero e proprio “scambio ruoli con Spinazzola che fa l’esterno d’attacco ed Insigne che si trova in zona 2 (zona 1 dalla difesa al centrocampo, zona 2 dal centrocampo alla ¾ avversaria e zona 3 quella di Rifinitura che comprende all’incirca l’area di rigore). Questa piccola caratteristica permette ad Insigne dotato di grande Tecnica Individuale e Visione di Gioco, di giocare palla per i compagni, quindi di “inventare” la giocata anziché essere servito per Finalizzare. 

Dall’immagine si può comunque notare la massiccia presenza di Azzurri, 4 sopra la linea della palla, con Locatelli (5°) che imposta. Questa scelta è anche dettata dal fatto che Spinazzola possiede una grande Rapidità ed è quindi molto abile nelle situazioni di 1vs1, come possiamo vedere dalla Fig.2.

 

Un altro emblematico esempio dell’utilizzo dell’Ampiezza tra le varie immagini si può notare nell’azione del gol di Locatelli contro la Svizzera. Fig. 3.

 

Infatti notiamo l’Ampiezza data dai 2 esterni d’attacco, Berardi e Dx ed Insigne a Sx. In quest’azione, Locatelli giocherà palla lunga per Berardi molto largo che si proporrà in Profondità, partendo da una posizione iniziale molto larga e defilata.

Un’altra caratteristica fondamentale di questa Nazionale è l’attitudine delle mezzali (ma non solo) ad inserimenti senza palla, come vediamo dalla Fig. 4.

 

E’ determinante il movimento di Locatelli che si inserisce nel cuore dell’area di rigore, è stato molto bravo a compiere questa giocata senza palla, egli infatti, ha evidentemente provato, riprovato e memorizzato questo movimento durante gli allenamenti ricercati da Mancini e Staff, con il fine di portare più uomini in area ed “invadere” questa zona smarcandosi di fatto alle spalle della difesa avversaria. (Fig.5.)

 

Un calciatore che ha già “nelle corde” questo tipo di smarcamenti è Barella, come possiamo vedere nella prossima foto, la Fig.6.

 

Nicolò Barella è un Centrocampista molto Dinamico, Rapido sulle brevi distanze, con buona Tecnica e Visione di Gioco, perfetto quindi per inserirsi in Fase di Possesso Palla.

 

Nicolò, che si trova inizialmente in posizione di attaccante leggermente spostato in zona palla sul lato Dx, riceverà palla da un compagno, si girerà e condurrà palla, tornando di qualche metro indietro, osserverà i movimenti dei compagni, come l’ottimo movimento di Immobile che attaccando la Profondità, libererà anche spazio per Locatelli fermo sul lato Sx, il quale visto da Barella verrà immediatamente servito. Fig.7.

L’Italia ha quindi la capacità di creare molto movimento senza palla e di giocare anche corto, con fraseggi palla a terra, come in questo caso. Fig.8.

 

Come avete potuto notare, il compito della Punta Centrale, secondo Mancini è quello di creare spazi per gli altri, non è un giocatore statico e facilmente marcabile, ma è colui che invece porta via gli avversari “lasciandosi” seguire e marcare per liberare gli altri, non è quindi un Finalizzatore, fa grande movimento e si sacrifica per gli altri.

Ma l’Italia non si limita a giocare in fascia per Insigne e Berardi o sfruttare gli smarcamenti in profondità di Immobile c’è anche dell’altro.

 

Come avete potuto notare da Fig.9, infatti, l’Italia sa giocare anche centralmente, (in parte già visto con gli inserimenti senza palla delle mezzali e gli scambi corti con Barella-Locatelli), rinunciando all’Ampiezza quando l’avversario è molto raccolto centralmente e copre bene i suoi “fianchi” non concedendo spazi esterni per tentare duelli e cross.  Contro il Galles infatti, si ha una situazione del genere, e i due esterni in questo caso Bernardeschi e Chiesa vengono a giocare dentro al campo, come se fossero due trequartisti. Si formano dei rombi, in cui è possibile scambiare palla velocemente sul corto e proporsi, per creare spazi nella folta difesa Gallese.

 

In Fig. 10, notiamo un gioco a 2 tra Chiesa e Bernardeschi, con Belotti che leggendo l’azione attacca la profondità creando spazio per Berna.

 

In Fig. 11 nel prosieguo dell’azione, dopo il passaggio Chiesa si propone, Belotti va in profondità-ampiezza, portandosi qualche difensore dietro.

 

Proprio il movimento del Gallo, sarà propedeutico per Chiesa che potrà smarcarsi in zona centrale in area di rigore, (Fig.12) trovandosi tra l’altro nella zona interna rispetto al suo avversario ed alla palla. Come sostenevo prima, le Punte Centrali italiane, debbono “sacrificarsi” e fare tanto movimento per liberare gli altri compagni.

Se vogliamo parlare della fase iniziale dell’azione, la tanto discussa Costruzione dal Basso, posso rapidamente dire che l’Italia Costruisce dal Basso, spesso con passaggi corti, non lanciando lungo, ma come spesso si è potuto vedere ha un baricentro alto, quindi la costruzione “vera” viene spesso effettuata dal centrocampo in poi. Fig. 13

  

Dei 3 centrocampisti, quello che costruisce abbassandosi sulla linea dei Difensori generalmente è Jorginho, ma sarebbe troppo prevedibile e facilmente marcabile ad uomo da un avversario, per questo motivo, spesso come nell’immagine di sopra, le mezzali, (Locatelli in foto) ma anche Verratti si abbassano per ricevere palla ed avviare l’azione, infatti si può notare poco più avanti come Jorginho contro l’Austria sia coperto da ben 2 giocatori. Spesso infatti avrete sicuramente sentito parlare del “doppio regista” in quanto Verratti e Jorginho o Jorginho e Locatelli in Fase di Possesso sono i giocatori adibiti alla 1° costruzione. L’altra mezzala quella Dx in genere Barella ma anche Pessina è invece incaricata di seguire di più l’azione nella 2° parte della costruzione, inserendosi tra le linee di difesa e centrocampo avversarie e tentando smarcamenti in area di rigore in fase di Rifinitura alla ricerca della Finalizzazione. 

 

Un esempio lo trovate in Fig. 14, con Pessina che si inserisce verso il centro dell’area, (da notare anche Acerbi in posizione di Punta Centrale) ciò a ribadire il concetto che esprimevo prima sulla caratteristica di questa squadra di portare tanti uomini in attacco e fare molti smarcamenti e movimenti senza palla.

 

Passiamo adesso dopo aver parlato ampliamente della Fase di Possesso, in breve a quella di Non Possesso.

In breve, perché l’Italia ha subito poco in tutto il torneo, è doveroso quindi sottolineare questo pregio.

Subire poco però non è la prerogativa, non è una squadra Difensiva, bensì, una conseguenza di alcune caratteristiche:

1)      + Dominio del Gioco e della Palla rispetto agli avversari (e quindi subire poco)

2)      Baricentro + Alto con Marcature Preventive organizzate (per interrompere sul nascere qualsiasi pericolo)

Il che, sottolinea un’ottima Fase Difensiva, che non è necessariamente da considerarsi solo quella fase in cui l’avversario sta attaccando e sono tutti dietro ad aspettare, perché il non lasciare all’avversario la possibilità di farlo, attaccando, è già da considerarsi una “1° Fase Difensiva”, non a caso una vecchia citazione ci riporta a questo concetto: “La miglior Difesa è l’Attacco”. Andiamo nel dettaglio.

 

Sfida contro la Turchia, tentativo Turco di Verticalizzare, Copertura Preventiva di Spinazzola che ottimamente con la sua Rapidità porterà il suo avversario in zona esterna, ritarderà l’azione e aspetterà l’arrivo dei 2 compagni più vicini. Fig. 15.

Avendo il Dominio del Gioco per larghi tratti, ed essendo molto alta, la squadra di Mancini e Staff “subisce” solamente qualche ripartenza, la Fase Difensiva inizia dal momento in cui bisogna gestire la perdita di palla (Transizione Negativa) e la ripartenza avversaria che essendo contratta cercherà di Verticalizzare sul giocatore più avanzato ed andare rapidamente verso la porta di Donnarumma. Un esempio già visto era contro la Turchia ma ce ne sarebbero tanti altri anche contro le altre squadre, come Svizzera, Austria e Belgio per citarne qualcuna. Un po' diverso è il discorso contro la Spagna, che ha avuto il Dominio del Gioco per larghi tratti dell’incontro.

Quando la Spagna attaccava una caratteristica dell’Italia è stata sicuramente la predisposizione al sacrificio di tutti nel partecipare alla Fase Difensiva, possiamo vedere nella prossima figura, la n. 16 Chiesa inseguire il portatore di palla avversario.

 

Inoltre un’altra caratteristica che si evince da quest’azione è la marcatura prevalentemente individuale, (Emerson) e Chiellini che non avendo altri calciatori da marcare va immediatamente in Copertura staccandosi dalla linea e andando su un giocatore avversario in smarcamento (alle spalle di Bonucci).

 

In Fig. 17, si nota che il Centrocampo in Fase di Non Possesso deve schermare centralmente, la Difesa fare attenzione sulla Profondità, mantenere una linea ordinata e in caso di passaggio in Profondità provare la risalita per lasciare in Fuorigioco l’avversario. Un’altra caratteristica è quella comunque di portare tanti giocatori a difendere, cioè fare Densità, ed è abbastanza visibile nell’immagine di sopra, con 7 giocatori dell’Italia contro 5 della Spagna (in zona palla) e 4vs3 sotto la linea della palla.

Un aspetto da analizzare valido sia per quando si attacca che per quando si difende, sono il Pressing e le Transizioni. Infatti quando non si ha la palla, è necessario riconquistarla. Questa fase in cui si va verso l’avversario per togliere spazio e tempo di gioco è detta di Pressing, ed è una prima arma per difendersi. Vediamo qualche esempio applicato dall’Italia.

 

L’Italia è comunque una squadra mediamente aggressiva quando non ha la palla, perché se è vero che un 1° modo di difendersi è controllare il gioco e quindi attaccare, è comunque inevitabile perdere a volte palla, oppure dover fronteggiare un avversario che costruisce bene dal basso. Quindi un 2° modo di difendere può essere considerato il Pressing, come vediamo dalla Fig. 18, nella metà campo Austriaca c’è una situazione di 3vs3, con un Pressing alto per recuperare subito il Possesso. 

 

Come si nota da Fig. 19, il Pressing Alto può avere un solo svantaggio, quello che in caso di mancato recupero palla, favorisca un passaggio in Profondità avversario tagliando molti giocatori dall’azione (perché sono andati in Pressing alzandosi molto lasciando spazio alle loro spalle). C’è la necessità quindi delle Marcature e Coperture Preventive, di cui ho già accennato prima. Qui si può vedere Chiellini in Marcatura Preventiva e i suoi compagni ai lati in Copertura Preventiva.

 

Questo ovviamente genera un vantaggio numerico come in questo caso, (Fig. 20) di 2vs1. Strettamente collegati sono quindi, il Pressing e la Fase Difensiva, sia quando esso fallisce, sia correlato anche quando va a buon fine generando una Ripartenza, o un Consolidamento del Possesso, qui si tratta di Transizione Positiva. Un esempio di Transizione Negativa è quando il Possesso si perde e gli avversari tentano subito di Ripartire. Ecco un esempio in Fig. 21.

 

L’Italia “scappa via” giustamente perché c’è una situazione di “Palla Scoperta”.

Un esempio di Transizione Positiva lo vediamo in Fig. 22.

 

Il Pressing è quindi molto presente in questa squadra in quanto c’è la continua ricerca del recupero palla, sia per ripartire, sia per evitare di affrontare la fase difensiva vera e propria con attacchi prolungati avversari. E quindi una Nazionale abile anche nelle Transizioni, in quanto riparte spesso in velocità quando recupera palla, scappa via velocemente quando la perde e quando il Pressing fallisce effettua un’attenta fase difensiva. Non è una squadra che generalmente aspetta gli avversari nella propria metà campo.

In conclusione l’Italia è una squadra che predilige principalmente controllare, gestire ed imporre il suo gioco, lo fa tramite l’utilizzo dell’ampiezza e della profondità, ma anche per vie centrali, non disdegna giocate individuali davanti, lasciando libertà ai giocatori più fantasiosi, il tutto in fase di possesso, in fase di non possesso, difende alta, copre bene con i centrocampisti ed è corta, marca individualmente ma gestisce ed applica bene coperture e marcature preventive, è attenta sulla profondità, applica bene il fuorigioco. E’ una squadra che adotta un buon pressing alto, quando recupera palla riparte velocemente, nelle transizioni negative ha giocatori abili nell’andare indietro rapidamente scappando a palla scoperta, gestisce bene i duelli e fa tanta densità quando deve difendersi, sa temporeggiare, ma sa anche aggredire nei momenti giusti.

Per eventuali approfondimenti potete consultare i video da dove sono anche scaturite le Foto e l’articolo, basterà cliccare ai seguenti link URL:

1)      https://youtu.be/-lXY2GParZU L'Italia di Roberto Mancini e le sue caratteristiche ad Euro 2020

2)      https://youtu.be/Wgzy9-6JdMM Analisi Tattica di Italia - Galles 1-0 Euro 2020

3)      https://youtu.be/8VpmcYxTZfM Analisi Tattica sui gol di Italia vs Austria 2-1 partita di Euro 2020

4)      https://youtu.be/C3MEhibDBWI Italia Campione d'Europa - Video Analisi Tattica


Articolo scritto da Fabio Polverino, Allenatore Uefa B e Allenatore Calcio a 5

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