Il "dai e vai"
Il dai e vai
Che cosa si intende con l’espressione calcistica “dai e vai”?
Il dai e vai, non è altro che un rapido scambio palla a terra effettuato dalla
squadra in Possesso Palla. Spesso viene anche indicato con il nome di scambio “1-2”,
in quanto ad eseguire quest’azione ci sono 2 giocatori della stessa squadra,
ovviamente in possesso di palla. In questo articolo, scritto da Fabio
Polverino, Allenatore Uefa B e Calcio a 5, tramite alcuni esempi derivanti
dalla partita di Serie A tra Cremonese e Fiorentina, terminata 2-0 per la
Viola, valida come 26° giornata, cercherò di spiegarvi questo elemento
fondamentale del Calcio.
Il passaggio arriva a Mandragora che si trova all’incirca al
limite dell’area di rigore della Cremonese. Mandragora al suo fianco ha il
compagno Barak il quale potrebbe essere facilmente servito con un passaggio
corto.
Come noterete da Fig. 4, Barak restituisce palla
immediatamente a Mandragora che nel frattempo si smarca verso la porta
avversaria, alle spalle del diretto avversario. Questo è il motivo per cui lo
scambio 1-2, (cioè giocatore n.1 e n.2 in possesso) viene chiamato dai e vai,
in quanto Mandragora dà palla e và via dalla sua posizione originale,
smarcandosi in questo caso verso la porta della Cremonese alle spalle del
difensore grigiorosso. I più attenti, o i più esperti di tattica calcistica
avranno notato che Barak non è stato adeguatamente contrastato dall’avversario.
Infatti, il difensore non ha accorciato a sufficienza per impedire a Barak la
giocata, contemporaneamente chi doveva occuparsi di Mandragora, si lascia
superare alle spalle, errore che consente in questo caso al calciatore della
Fiorentina di avvicinarsi alla zona prevista di arrivo del passaggio di
ritorno, senza poter essere seguito “visivamente” in quanto è impossibile
tenere traccia di chi è alle proprie spalle. Questi 2 errori, in mia opinione
si rivelano fondamentali per il proseguo dell’azione della squadra ospite.
Questo tipo di giocate (scambi 1-2) a mio avviso, sono da
considerarsi un fondamentale del calcio, in quanto in esso ci sono elementi di
Tecnica Individuale, ma anche di Tattica. Quando si imputa spesso, la carenza
di giocatori di alto profilo di nazionalità italiana, per la selezione del CT,
(ad oggi Roberto Mancini) va considerato che spesso (forse) il lavoro svolto
nei settori giovanili italiani, non è stato sufficiente, o semplicemente fatto
in maniera corretta, dunque un’idea per tutti i lettori che
collaborano/allenano nei settori giovanili è far esercitare situazioni (reali)
come queste, 2vs2, dove 2 giocatori attaccano e 2 difendono. All’interno di una
esercitazione come questa, si trovano elementi di Tecnica Individuale come
Passaggio, Ricezione, Stop di palla, successivamente si può calciare in porta o
passare, quindi troviamo il Tiro, o il Cross, da cui può scaturire (se la palla
è alta) anche il Colpo di Testa, infine tutta la Tecnica e Tattica del
Portiere. Ma non finisce qui, in quanto è presente la componente Tattica, come
la Marcatura per chi difende, abbinata alla Copertura (aggiungendo giocatori
sul 2° palo se si usa il Cross/Passaggio) lo Smarcamento per chi attacca. Quest’azione
può essere poi evoluta, in quanto come dicevo da un 2vs2 si aggiunge il
Portiere, altri Difensori e Attaccanti, può diventare ad esempio un 3vs3 + P,
ma le soluzioni sono tante. Ovvio, che situazioni reali di gioco come questa
sono fondamentali per il gioco stesso, perché possono e devono verificarsi (per
chi attacca) ed errori come in questo caso (in fase difensiva) vanno corretti,
e il solo verificarsi di ciò diventa “bagaglio esperienziale” dei ragazzini. Ci
tengo a precisare però che l’aspetto più tattico, come le marcature e
smarcamenti, e la loro correzione ad alcune età potrebbe essere semplicemente “bypassato”
come per i più piccoli, in quanto devono prima di tutto divertirsi e “sbagliare”,
troveranno spesso stesso loro la giusta correzione ad un’eventuale errore,
fermo restando che per loro risulta già positivo aver creato lo scambio stesso
con annessi gesti tecnici.
Ritornando all’azione della partita tra Cremonese-Fiorentina
(0-2), Mandragora che riceve il passaggio di ritorno da Barak, avrebbe anche
potuto calciare, con un pizzico di egoismo, ma trova la soluzione più utile ed
intelligente per il suo Team, effettuando un passaggio rasoterra sul palo
lontano dove c’è l’inserimento di Cabral che segna il gol del 2-0 per la
Fiorentina e consente alla squadra allenata da Vincenzo Italiano (al momento
della scrittura dell’articolo) di guadagnare 3 punti fondamentali per il
campionato.
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